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15 luglio 2009 3 15 /07 /luglio /2009 16:55


Casualmente mi sono imbatutto in un video raccapricciante su www.youtube.com.
Ho visto una scena che in tre secondi ha cambiato la vita di molte persone, compresa la mia.
E' il mese di agosto del 2008.
Il video, ripreso dalle telecamere di controllo del traffico poste su una autostrada nei pressi di Treviso, mostra un Tir che, viaggiando sulla corsia di destra, improvvisamente effettua una virata a sinistra invadendo la corsia di sorpasso della propria carreggiata poi, come se non incontrasse barriere, piomba nella carreggiata opposta, schiantandosi sul limite dell'ultima corsia. Esplode e si incendia.

Ho rivisto il video decide di volte e non è un modo di dire, l'ho rivisto davvero decine di volte.
Ad ogni nuova visione aumentava la mia incredulità per l'accaduto.
Ad ogni nuova visione catturavo un dettaglio nuovo come succede riguardando il proprio film preferito.
Ad ogni nuova visione mi immedesimavo in ciò che gli "attori" hanno visto e vissuto.
Ad ogni nuova visione mi si accapponava la pelle.

Vi invito a guardare il video perché ritengo che guardandolo si possa riflettere su quanto sia imprevedibile il nostro destino.



Ho pensato a cosa possa aver causato l'incidente ed alle ultime parole dell'autista polacco del Tir mentre si rendeva conto di aver invaso e travolto di tutto.
Ho pensato al conducente del camper, lo spavento, il colpo, il mezzo incontrollabile, il disastro, l'esserne uscito illeso mentre si voltava a guardare le fiamme e l'inferno che era appena riuscito ad evitare.
Sette vittime, due auto, due tir.
Ho pensato all'autista del tir rosso colpito da quella bomba meccanica e umana.
Ho pensato a cosa stesse facendo in quel momento: stava mangiando un panino, parlava con il baracchino, era al telefono con qualcuno che ha vissuto con lui quel momento, ascoltava una canzone e magari canticchiava in solitudine.
Ho pensato all'auto che sorpassava il camion rosso, l'attenzione focalizzata sul sorpasso magari pensando a quanto fossero pericolosi i camion in autostrada. D'improvviso le compare davanti un enorme mostro bianco.
Nel video ho notato che poco prima dello schianto, la prima auto travolta, frena. Lo si capisce dalle luci "stop" sul retro, si illuminano improvvisamente. Mi sono venuti i brividi.
Sono in auto, di colpo mi assale la paura e una scarica di adrenalina riempie le mie vene. Non capisco cosa sta accadendo. D'istinto premo con tutta la mia forza sul freno ma...
Non sono solo in auto e non ho il tempo per guardare chi viaggia con me, l'ultimo sguardo.
Frena anche la seconda auto.
Entrambe le auto scompaiono nel nulla, come se non fossero mai esistite.
Tre secondi. L'esplosione.

Cosa farei se sapessi che sto vivendo gli ultimi tre secondi della mia vita?

Ho pensato all'auto passata sullo stesso asfalto un secondo prima dello schianto.
Dallo specchietto retrovisore vede poco ma non può non udire il rumore o vedere il bagliore di luce causato dall'esplosione.

Un secondo che ti permette di vivere una nuova vita.

Solo un secondo di anticipo sulla tabella di marcia e...non ci sarebbe più stata una tabella di marcia.

Da qualsiasi punto della storia possono partire tanti se e tanti ma.

Se quel tir bianco non fosse stato li in quel momento.
Se non ci fosse stato il camper a rallentare l'incidente, la prima auto avrebbe fatto in tempo a passare.
Se... se... se...

Ma tutto è andato come é andato.
Sette vite. Almeno quattro famiglie. Tre secondi. Una lacrima.






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