30 luglio 2009
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17:30
"Buongiorno, vorrei un laz minuz"
Ecco come esordisce il cliente medio dell'agenzia viaggi.
"Si, certo, quando vuole partire? Dove vorrebbe andare?" risponde l'agente di viaggio cercando la mediazione.
"Non lo so, vorrei un laz minuz"
Difficile trovare una mediazione... si cerca di fare quel che si può per trovare ciò che, si spera, potrebbe accontentarlo ma...
"Ecco guardi, questa è un'offerta per il Mar Rosso, Sharm El Sheikh, 499 euro in partenza domenica"
"Domenica? Ma mancano solo 4 giorni!"
"Certo signore, si chiama last minute perché si tratta di offerte dell'ultimo minuto..."
"No...io vorrei partire alla fine di settembre, fra due mesi"
"Beh, allora proviamo a cercare qualcosa d'altro per quella data..."
"Si ma il prezzo è troppo alto, non ha qualcosa a meno? Sa, il mio amico è partito qualche giorno fa ed ha speso meno della metà!"
"Signore, credo che sia difficile avere un buon servizio con meno di 250 euro..."
"No, no, il mio amico ha speso così e si è trovato benissimo! Giuro! L'ho visto io! L'ha comprato su internet!!!"
"Certo....certo...."
Ci sono alcuni miti da sfatare celati dietro questo piccolo battibecco inventato...non troppo inventato.
Prima di tutto il laz minuz o las minuto o lasminu o altro del genere (ne abbiamo sentite davvero di tutti i generi) viene molto spesso (sempre) confuso con un'offerta promozionale. Ovviamente non è così.
Il viaggio last minute è la liquidazione dell'invenduto, nata dall'idea di un paio di geniali ragazzi inglesi che decisero di fare il giro dei tour operator per comprare appunto l'invenduto e rivenderlo attraverso un sito internet diventato poi molto famoso.
Il viaggio last minute proprio per questi motivi si trova nelle vetrine delle agenzie al massimo 10 giorni prima della partenza.
Non esiste una risposta alle domande tipo: ma se aspetto la settimana prima della partenza lo pagherò di meno?
Io dico sempre che il viaggio last minute deve essere considerato come i saldi nel settore dell'abbigliamento. Se io vedo all'inizio della stagione, nella vetrina di un negozio una bella camicia al prezzo di 100 euro posso decidere di comprarla oppure di aspettare i saldi ma, nel secondo caso, non sarò assolutamente sicuro di trovarla, di trovarla della mia taglia, di trovarla del colore che preferisco ma soprattutto, se anche ne rimanesse qualche capo per i saldi, non potrei assolutamente sapere con quanto sconto sarà venduta.
Quindi la domanda di prima è irrazionale. E' come entrare nel negozio di abbigliamento per chiedere: "se torno a comprarla con i saldi la pagherò di meno?".
C'è un non senso di base perché la domanda viene considerata più che lecita in agenzia viaggi ma nessuno si sognerebbe mai di farla all'esercente del negozio di abbiagliamento!
Altra cosa: il viaggio acquistato su internet.
Bisogna dire che internet ha portato un enorme evoluzione in tutti i settori ma non fa magie.
Tutto si trova su internet ma ogni "vetrina" si chiama sito. Se una persona compra su internet deve sapere su quale sito andare e qui cominciano i problemi.
Il neofita non sa come muoversi e non si fida perché di siti ce ne sono tanti e, mentre in agenzia c'è una persona con nome e cognome, su "internet" si è soli ed abbandonati al proprio destino.
Si possono fare buoni affari ma a proprio rischio e pericolo visto che tutto si paga con carta di credito.
C'è qualcuno che anche in questo caso si mette a disposizione del non senso. Sto parlando del cliente che entra in agenzia viaggi, chiede informazioni sulle località e sui villaggi turistici, chiede il preventivo e poi dice: "grazie, ora lo vado a cercare su internet".
Ora immaginate lo sguardo basito dell'agente di viaggio che sta lavorando, ha dedicato del tempo a quella persona, ha messo a disposizione la sua professionalità e si sente dire una frase del genere.
Bisogna dire che internet ha portato un enorme evoluzione in tutti i settori ma non fa magie.
Tutto si trova su internet ma ogni "vetrina" si chiama sito. Se una persona compra su internet deve sapere su quale sito andare e qui cominciano i problemi.
Il neofita non sa come muoversi e non si fida perché di siti ce ne sono tanti e, mentre in agenzia c'è una persona con nome e cognome, su "internet" si è soli ed abbandonati al proprio destino.
Si possono fare buoni affari ma a proprio rischio e pericolo visto che tutto si paga con carta di credito.
C'è qualcuno che anche in questo caso si mette a disposizione del non senso. Sto parlando del cliente che entra in agenzia viaggi, chiede informazioni sulle località e sui villaggi turistici, chiede il preventivo e poi dice: "grazie, ora lo vado a cercare su internet".
Ora immaginate lo sguardo basito dell'agente di viaggio che sta lavorando, ha dedicato del tempo a quella persona, ha messo a disposizione la sua professionalità e si sente dire una frase del genere.
Facciamo un altro esempio e spostiamoci in un altro settore: andate da un meccanico, chiedete se è ora di cambiare l'olio alla vostra auto, lui la controlla e vi dice di si. Allora voi cominciate a fare domande sul tipo di olio migliore, su come si faccia il cambio e su dove smaltire quello usato per poi concludere con la frase: "grazie, adesso vado nel centro commerciale qui dietro, lo compro e me lo cambio io, così risparmio".
Immaginate la scena in cui uscite dall'officina senza le vostre gambe? Eh si...il meccanico non credo che sarebbe molto comprensivo.
Ultima nota su internet e sul fatto che celi rischi per l'acquirente.
Esiste un comportamento diffuso tra gli internauti che impone di "spagliacciare" quando si fa un buon affare sul web anche gonfiando o meglio, sgonfiando il prezzo di acquisto, occultando le spese di spedizione, le spese per il pagamento con la carta di credito e tutti i costi accessori. Alla fine del pavoneggiamento sembra quasi che su internet tutto sia gratis o quasi. Ci credete davvero?
Immaginiamo il viaggio da 250 euro dell'esempio sopra, se fosse vero l'acquisto fatto su internet, quanto sarà costato il viaggio? Davvero 250 euro?
Un cliente intelligente è in grado di farsi qualche domanda, vero?
Da 250 euro bisogna scorporare il prezzo del volo per l'Egitto quindi circa 150 euro (con un volo charter, stiamo ragionando su prezzi quasi inventati) e cioè 75 euro per tratta...mi sembra un pò pochino.
Un biglietto ferroviario per Milano-Roma costa circa 80 euro per tratta...in treno!
Togliamo ai 100 euro che rimangono 20 euro per il visto turistico, arrivando a 80 euro.
Non togliamo altro anche se dobbiamo considerare che in un viaggio sono compresi almeno altri due servizi: l'assicurazione e il trasferimento aeroporto/hotel/aeroporto.
Se abbiamo comprato un all inclusive per 7 giorni stiamo pagando poco più di 10 euro al giorno per avere una camera ampia e confortevole con aria condizionata, il ristorante ed il bar aperti e disponibili tutto il giorno senza limiti alle consumazioni ed il servizio in spiaggia (lettini, ombrelloni, il bar vicino al mare, ecc).
Mi sembra che qualcosa non torni: i conti!
Consideriamo che il prezzo pagato dal cliente include il guadagno del tour operator, del sito internet o dell'agenzia che effettua la vendita e dei vari fornitori di servizi.
Con 75 euro a tratta la compagnia aerea deve coprire tutti i costi di gestione, di manutenzione, del personale di terra e di bordo, del ristoro a bordo, del carburante e dell'amministrazione, i costi aeroportuali e magari, alla fine, preoccuparsi di guadagnare un utile.
Lo stesso discorso vale per il villaggio e quanti forniscono un servizio per farci passare delle serene vacanze.
Anche perché a fronte di un prezzo basso pagato mai e poi mai tollereremmo un servizio scadente, lamentandoci opportunamente al rientro.
Spero di aver acceso in voi una lampadina...
Internet: abbiamo detto che è consuetudine pavoneggiarsi per i buoni affari ma è altrettanto una consuetudine tacere tutto quando il buon affare si trasforma in una fregatura.
Certo, a essere furbi si fa un figurone con amici e conoscenti ma mostrare che ci si è fatti fregare non si fa una bella figura e quindi...si tace.
Ultima cosa: c'è sempre l'amico che paga meno della metà!
Ci sono persone che giurano di aver visto i documenti di viaggio, i biglietti, le fatture, gli scontrini e quant'altro.
Io invece so di agenti di viaggio che hanno prontamente e fermamente detto ai loro clienti: "benissimo, mi porti i documenti e le faccio lo stesso prezzo del suo amico".
Ora penserete che tutti siano corsi in agenzia con i documenti dell'amico, vero?
No, avete perso. Questi clienti evaporano. Vuoi perché hanno sparato una bagianata, vuoi perché non hanno la faccia per andare dall'amico a chiedere i documenti, vuoi perché si scopre che l'amico alla fine di tutto l'acquisto ha speso un bel pò di più.
La morale di tutto questo è molto semplice: si fanno ottimi affari su internet ma occorre muoversi con cautela e bisogna essere completamente autonomi ed informati; si fanno ottimi affari anche nelle agenzie di viaggio, quelle in cui ci sono persone professionali e cordiali sono da preferire e molti si affezionano alla figura che diventa un riferimento a cui, perché no, raccontare anche come è andato il viaggio.
Quello che ci distingue non è il dove ma l'intelligenza che dimostriamo.
Ricordate comunque che tutto quello che c'è su internet...passa prima in agenzia, sempre!
Buon viaggio.